Secondo l’ultimo studio “Comune che vai fisco…”, le imprese nella provincia di Trapani iniziano a generare reddito solamente dall’11 luglio, ovvero oltre la metà dell’anno lavorativo serve solo per coprire tasse e contributi. Il dato mette in luce la pressione fiscale e le difficoltà operative per le realtà produttive locali.
Secondo lo studio, per più di 200.000 imprese trapanesi, il periodo precedente all’11 luglio viene considerato come “svalutazione fiscale”: ovvero, le entrate vengono assorbite da imposte e contributi, e soltanto successivamente inizia la generazione di reddito netto.
Questo fenomeno non è isolato: è segnalato anche in altre aree del Sud Italia, dove le imprese subiscono una forte “coda fiscale” che grava sulla liquidità e sugli investimenti.
Tra le cause indicate dagli operatori locali:
- Aliquote elevate a livello comunale e regionale
- Ritardi nei pagamenti da parte della pubblica amministrazione
- Costi energetici e burocratici molto elevati
Implicazioni locali:
Nel caso di Trapani, molti piccoli imprenditori lamentano che con margini così ridotti non riescono a pianificare investimenti o miglioramenti infrastrutturali. Le associazioni di categoria stanno chiedendo interventi di alleggerimento fiscale e snellimento amministrativo, soprattutto per le microimprese.Fonti:
- Elaborazione su dati e analisi di settore
- Articolo correlato su Tp24.it
- Virgilio.it
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